Calcolatore di Gradazione Alcolica

Se vuoi calcolare il titolo alcolometrico, cioè il contenuto di alcol, della tua birra fatta in casa 🍺, questo calcolatore di gradazione alcolica è lo strumento perfetto per te. Ti aiuterà a stimare la percentuale di alcol di qualsiasi liquore in base alla sua densità relativa iniziale e finale. La densità relativa è spiegata in dettaglio nel nostro calcolatore di densità relativa.

Nell'articolo che segue imparerai cos'è l'alcol, scoprirai i fatti e i miti sull'alcol, e leggerai la storia dell'alcol. Inoltre, potrai trovare la formula del contenuto di alcol e informazioni sul calcolo della gradazione alcolica, spesso abbreviata in ABV, dall'inglese alcohol by volume, a partire dalla densità relativa. Usa questo calcolatore di gradazione alcolica della birra con saggezza e cerca di non cadere nella dipendenza 🇺🇸!

Questo calcolatore per la densità relativa dell'alcol e la formula della gradazione alcolica si basano sui risultati di una ricerca pubblicata da Anthony J. Cutaia, Anna-Jean Reid e R. Alex Speers nel Journal of the Institute of Brewing: Analisi della Relazione tra Estratto Originale, Reale e Apparente, e Alcol negli Impianti Pilota e nelle Birre Commerciali. (Articolo disponibile in inglese.)

La gradazione alcolica, titolo alcolometrico, o ABV (alcohol by volume), è una misura standard della quantità di alcol (etanolo) contenuta in un determinato volume di una bevanda alcolica. Viene espressa come percentuale di volume. Per definizione, è la quantità di etanolo puro (in mL) presente in 100 mL di una soluzione a 20 °C.

La gradazione alcolica è una misura utilizzata comunemente in tutto il mondo. Per misurare la quantità di alcol a 20 °C si può usare l'alcolometro Tralles, ma si può optare anche per l'alcolometro del chimico e fisico francese Joseph Louis Gay-Lussac, sviluppato per sostanze a 15 °C.

Il metodo standard per stimare la gradazione alcolica è quello di utilizzare la densità relativa. La densità relativa descrive la densità di un liquido rispetto alla densità dell'acqua. Quando avviene la fermentazione, la densità relativa del liquido cambia. Puoi monitorare questa variazione per conoscere la gradazione alcolica della tua birra fatta in casa.

Tutte le formule per trovare la gradazione alcolica sono approssimate, in quanto sono state trovate empiricamente piuttosto che derivate. La formula più recente è stata ricavata da Cutaia, Reid e Speers nel 2009. La prima formula della loro ricerca mette in relazione il grado alcolico in peso (ABW, dall'inglese alcohol by weight) con l'estratto originale e quello apparente:

ABW = (0,372 + 0,00357 × OE) × (EO - EA),

dove:

• ABW — Grado alcolico in peso, espresso in percentuale;
• EO — Estratto originale (prima della fermentazione), misurato in gradi Plato (°P); e
• EA — Estratto apparente (dopo la fermentazione).

Da questa formula del grado alcolico, gli scienziati hanno derivato un'equazione per la gradazione alcolica, tipicamente espressa in unità di volume:

ABV = ABW × (1,308 × 10^-5 + 3,868 × 10^-3 × EA + 1,275 × 10^-5 × EA² + 6,3 × 10^-8 × EA³ + 1) / 0,7907.

L'ultima cosa che fa il nostro calcolatore di gradazione alcolica è trovare la quantità esatta di alcol in un determinato volume di bevanda alcolica. Ad esempio, puoi determinare il volume di alcol contenuto in una bottiglia di birra da 500 mL con un contenuto di alcol del 4,5%. Se vuoi determinare questo valore, usa questa equazione:

Volume di alcol = volume totale × ABV.

Sei un automobilista che consuma spesso alcol e vorresti monitorare il tuo consumo di alcolici? Il nostro calcolatore per l'unità alcolica 🇺🇸 è lo strumento che fa per te.

L'alcoholic proof, o semplicemente proof, è un'altra misura della gradazione degli alcolici. Le sue origini risalgono all'Inghilterra del XVI secolo, dove i liquori venivano tassati in base al loro contenuto di alcol. Per misurarlo, della polvere da sparo veniva immersa nel liquore, e se era possibile incendiarla dopo averla recuperata, si considerava che il contenuto superava la prova, cioè la proof.

Nel 1816, la prova della polvere da sparo fu sostituita dal test della densità relativa. Da allora, le misure principali del contenuto di alcol sono l'ABV (il titolo alcolometrico volumico) e l'ABW (il grado alcolico in peso). Tuttavia, è possibile trovare equivalenti della misura del grado alcolico standard:

• Negli Stati Uniti, proof è pari al doppio della misura in ABV. Ad esempio, un alcolico di 100 gradi proof ha un ABV del 50%; e
• Nel Regno Unito, una quantità di liquore a 100 gradi proof ha lo stesso peso di 12/13 dello stesso volume di acqua pura a circa 10 °C. Quindi, l'alcol a 100 gradi proof ha un ABV del 57,15%.

Supponiamo che tu stia producendo la una birra fatta in casa. Cosa devi fare per determinare il volume di alcol contenuto in una bottiglia da 330 mL?

1. Inizia con la calibrazione dell'idrometro. Controlla se, una volta inserito l'idrometro, l'acqua pura dia un risultato uguale a 1. In caso contrario, dovrai ricalcolare tutte le letture consecutive;

2. Usa l'idrometro per effettuare una lettura prima dell'inizio della fermentazione. Supponiamo che la densità relativa iniziale sia pari a 1,060;

3. Effettua una seconda lettura quando la tua birra è pronta da bere. In questo esempio, supponiamo che la densità relativa finale sia pari a 1,015;

4. Cambia le unità delle prime due variabili del nostro calcolatore; invece di indicare i gradi Plato indicheranno la densità relativa;

5. Inserisci le letture dell'idrometro nel calcolatore. Cambiando di nuovo le unità di misura, si può vedere che EO = 14,740 °P e che EA = 3,825 °P;

6. Il nostro calcolatore di gradazione alcolica troverà automaticamente il volume di alcol. In questo caso, la gradazione alcolica della tua birra è pari al 5,95%; e infine

7. Una volta calcolato il grado alcolico volumetrico, puoi trovare il volume di alcol presente nella tua birra moltiplicandolo per il volume totale della birra in una bottiglia:

   5,95% × 330 = 19,63 mL.

L'alcol (etanolo o alcol etilico) è il composto chimico amato da tutti, presente in birra, vino, vodka e liquori. Le nostre sensazioni dopo aver bevuto sono determinate dalla concentrazione di questa piccola molecola chimica nel nostro corpo. Se consumato in quantità ragionevoli, provoca piacere, mentre se consumato in quantità eccessive provoca ubriachezza.

L'alcol si forma quando il lievito fermenta, ovvero scompone gli zuccheri presenti in diversi alimenti in assenza dell'ossigeno. Ad esempio, il vino si ottiene dallo zucchero dell'uva, la birra dallo zucchero dell'orzo maltato, il sidro dallo zucchero delle mele e la vodka dallo zucchero delle patate, dell'orzo o di altre piante. Le bevande fermentate (birra o vino) contengono dal 2% al 20% di alcol. Le bevande distillate e i liquori contengono dal 40% al 50% (o anche di più) di alcol. Ecco una lista di gradazioni tipiche degli alcolici:

• Birra: 2-6%;
• Sidro: 4-8%;
• Vino: 8-20%;
• Tequila: 40%;
• Rum: 40% o più;
• Brandy: 40% o più;
• Gin: 40-47%;
• Whisky: 40-50%;
• Vodka: 40-50%; e
• Liquori: 15-60%.

L'alcol è classificato come droga ipnotica sedativa. Ciò significa che ad alte dosi agisce deprimendo il sistema nervoso centrale. D'altra parte, a dosi più basse, può agire come stimolante, inducendo sensazioni di euforia e aumentando la loquacità. Tieni presente che un'overdose di alcol può portare a sonnolenza, depressione respiratoria (respirazione lenta e superficiale che può interrompersi del tutto), caduta in coma o addirittura morte. Infatti, l'alcol ha effetti negativi su tutti gli organi del corpo. Questi effetti dipendono dalla concentrazione di alcol nel sangue (tasso alcolemico, spesso abbreviato in BAC, blood alcohol concentration). La concentrazione di alcol nel sangue è ulteriormente spiegata nel nostro calcolatore del tasso alcolemico nel sangue.

Da un punto di vista chimico, l'alcol è un composto organico. Gli alcoli non si limitano all'etanolo e sono caratterizzati da uno o più gruppi ossidrilici (−OH), attaccati a un atomo di carbonio di un gruppo alchilico. Gli alcoli possono essere considerati derivati organici dell'acqua (H₂O) in cui un gruppo alchilico ha sostituito uno degli atomi di idrogeno. Ad esempio, nell'etanolo (o alcol etilico), il gruppo alchilico è il gruppo etilico, −CH₂CH₃.

Gli alcoli sono tra i composti organici più comuni. Vengono utilizzati come dolcificanti e nella produzione di profumi. Probabilmente i due alcoli più conosciuti sono l'etanolo e il metanolo. Il primo è comunemente utilizzato per la produzione di articoli da toeletta, prodotti farmaceutici, carburanti e, ovviamente, bevande alcoliche. Il secondo è utilizzato come materia prima per la produzione di formaldeide e resine speciali per carburanti, antigelo e materiali per la pulizia.

Ecco alcuni fatti interessanti legati all'alcol e al bere:

1. Le cellule cerebrali impiegano solo 6 minuti per reagire all'alcol;

2. L'unico tipo di alcol che gli esseri umani possono bere senza causare gravi danni all'organismo è l'etanolo. Sono ampiamente utilizzati in bevande come vino, birra, liquori, ecc.;

3. L'alcol è tra le sostanze che creano dipendenza più comunemente utilizzate. Circa il 13% degli adulti americani soddisfa i criteri per il disturbo da uso di alcol (AUD, dall'inglese, alcohol use disorder). Ben un adulto su 8😲!

4. L'alcol può provocare una grande varietà di effetti. Innesca il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla soddisfazione;

5. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), solo il 42% degli adulti in Italia, meno della metà, dichiara di non consumare bevande alcoliche regolarmente;

6. L'alcol è un depressivo. Ciò significa che rallenta l'attività del cervello;

7. L'alcol viene elaborato nel fegato, dove gli enzimi aiutano a scomporre l'etanolo in acetaldeide e acetato;

8. Sempre secondo lo stesso studio dell'ISS, gli uomini sono più propensi a fare uso di alcol rispetto alle donne;

9. Le donne dipendenti dall'alcol hanno il 50-100% di probabilità in più di morire per cause legate all'alcol rispetto agli uomini dipendenti dall'alcol;

10. Gli archeologi hanno trovato prove che suggeriscono che i costruttori delle Grandi Piramidi di Giza venivano pagati in birra;

11. Gli effetti causati dall'alcol si verificano quando l'etanolo entra nel flusso sanguigno e passa attraverso le membrane delle cellule del cervello, del cuore e di altri organi; e

12. Un altro effetto collaterale del consumo di alcol è l'alleviamento dello stress. Questo effetto è causato da un aumento dell'assorbimento del neurotrasmettitore GABA. Per saperne di più su cosa sia il GABA, visita il nostro calcolatore per il dosaggio del gabapentin 🇺🇸.

Dopo aver letto questi fatti sull'alcol, è il momento di sfatare alcuni miti a cui la maggior parte delle persone crede ancora. Alcuni di questi possono lasciare a bocca aperta...

1. Vino e birra non fanno ubriacare come i superalcolici. La verità è che tutti i tipi di alcol contengono lo stesso principio attivo che ci fa girare la testa. Il livello di ubriachezza dipende dalla quantità di quella particolare bevanda consumata in una sola seduta;

2. Bere non è un problema finché riesci a reggere il bicchiere. Vuoi la verità? Essere in grado di bere senza sentirne gli effetti potrebbe essere un segno che stai sviluppando una tolleranza all'alcol. Con il passare del tempo, l'uso regolare di alcol può portare al rischio di disturbo da uso di alcol;

3. Bere con moderazione è sempre sicuro. Beh, no. Un consumo moderato di alcol può avere alcuni benefici per la salute, ma non significa che si possa bere sempre senza rischi. In alcune situazioni non si può bere, ad esempio in gravidanza o in caso di malattia del fegato o del pancreas;

4. Bere alcolici di origine sconosciuta è sicuro perché l'alcol al suo interno è sempre lo stesso. No! L'alcol fatto in casa o di origine sconosciuta può contenere alcol contaminato o addirittura tipi di alcol tossici come il metanolo. Dunque, c'è il rischio di cecità e di morte. Se ti piace preparare il vino fatto in casa, il nostro calcolatore di anidride solforosa nel vino 🇺🇸 potrebbe interessarti; e infine

5. Una tazza di caffè aiuta a smaltire la sbornia. Nulla di più sbagliato. Il caffè contiene caffeina, che ci tiene svegli e vigili, ma non aiuta il corpo a far passare l'effetto dell'alcol più velocemente.

Da migliaia di anni, l'umanità utilizza cereali fermentati, succhi di frutta e miele per produrre alcolici. Le bevande fermentate esistevano già nell'Antico Egitto e in Cina. Esistono perfino prove di una prima bevanda alcolica risalente al 7000 a.C. In India, una bevanda alcolica chiamata sura distillata dal riso era in uso tra il 3000-2000 a.C.

Diverse civiltà di nativi americani svilupparono bevande alcoliche in epoca precolombiana. Nella regione delle Ande in Sud America, molte bevande fermentate chiamate chicha venivano create da mais, uva o mele.

Nel XVI secolo, lo spirits era largamente utilizzato per scopi medici. In seguito, intorno alla metà del XVIII secolo, il consumo di gin in Gran Bretagna ha raggiunto i 18 milioni di galloni (81 milioni di litri), e l'alcolismo si è diffuso. Il diciannovesimo secolo portò un cambiamento negli atteggiamenti e il movimento della temperanza iniziò a promuovere un uso moderato dell'alcol. Questo portò infine a una spinta verso il proibizionismo totale.

Nel 1920, gli Stati Uniti approvarono una legge che proibiva la produzione, la vendita, l'importazione e l'esportazione di liquori inebrianti. Il commercio illegale di alcolici ebbe un boom, e nel 1933 la proibizione dell'alcol fu annullata.

Oggi, secondo le stime, 7,7 milioni di Italiani consumano quantità di alcol pericolose per la salute, e intorno al 10% di tutti i decessi dovuti a incidenti stradali in Italia sono dovuti all'alcol.